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GLOSSARIO DEI TERMINI PIU' COMUNI

Anta: la porta che chiude nella parte anteriore la struttura. Può essere con apertura a battente, a ribalta, ad avvolgibile, scorrevole su rotaia.
Base: la parte più bassa di un mobile poggiante su piedi o zoccolo. In un mobile costituito da due pezzi, è la parte bassa sulla quale poggia il sopralzo.
Battuta: dicesi di una parte di mobile che va a battere su un'altra incastrandosi con essa. Ad esempio un'anta che si incastra in un'altra, un pannello laterale che si incastra in una cornice ricavata nel telaio o il cassetto con il frontale più largo dell'apertura di ingresso del cassetto stesso.
Bordo: solitamente si intende lo spessore di un piano e viene definito in millimetri. Può essere a spigolo vivo, arrotondato, smussato, intagliato. A volte è una sezione di legno incollata attorno a tutto il piano.
Cera d'api: usata come lucidante e conservante, può essere pura o con l'aggiunta di cera carnauba, paraffina e coloranti. Generalmente la cera vergine viene mescolata a un solvente per renderla più morbida e quindi più facilmente applicabile. Va stesa a pennello o con un panno morbido che serve anche per "tirarla", cioè stenderla in modo omogeneo e senza aloni per mezzo di un vigoroso strofinamento.
Compensato: è un materiale ottenuto dall'incollaggio di strati sottili di legno - prevalentemente di abete, betulla e pioppo - ad orientamento incrociato, cioè ciascun strato viene incollato sul precedente con la venatura in senso perpendicolare. Questo incrocio fa sì che la resistenza del materiale sia uniforme in tutte le direzioni "compensando" (da qui il nome) la peculiarità del legno in natura che ha invece caratteristiche meccaniche unidirezionali. Il compensato, detto anche multistrato, venne utilizzato a partire dalla seconda metà dell'800 e fu senz'altro un materiale estremamente innovativo per le sue ampie applicazioni e per la sua praticità d'uso. Da allora infatti nella costruzione dei mobili si incominciò a fare largo impiego di pannelli - di varie dimensioni e spessori - che, opportunamente rivestiti di impiallacciature di legno nobile, andavano a sostituire il massello nelle superfici dei piani.
Nei nostri arredamenti utilizziamo il multistrato, sempre nobilitato da vera impiallacciatura, prevalentemente per evitare problemi di fessurazione del massello o per alleggerire il peso in alcuni mobili realizzati con essenze particolarmente pesanti.
Fra tutti i derivati del legno, per esempio il truciolare, la faesite o il MDF (Medium-density fibreboard), il compensato è di gran lunga il miglior materiale alternativo al massello, e di conseguenza anche il più costoso.
Fianco: il pannello laterale che chiude la struttura di un mobile.
Gommalacca: è una resina naturale che si presenta sottoforma di sottilissime scaglie color ambra e che si raccoglie dalla corteccia degli alberi. In realtà non è di origine vegetale ma è prodotta dalla secrezione di un insetto che vive nelle foreste dell'India nord-orientale e della Tailandia.
Il suo utilizzo commerciale iniziò verso la metà dell'800, sia come vernice per mobilio ma anche e soprattutto per la produzione di piccoli oggetti ottenuti con l'iniezione a caldo negli stampi (dal punto di vista chimico ha una composizione simile alla plastica).
Con l'avvento dei polimeri sintetici questo uso venne meno. Oggi essa è utilizzata come additivo alimentare - per lucidare e preservare certi tipi di frutta - e ovviamente come vernice di finitura nell'arredamento d'epoca e di pregio.
La maggior parte dei nostri mobili in stile classico, etnico e coloniale sono rifiniti a mano con cera d'api o gommalacca per dare al legno una lucentezza morbida e naturale.
Impiallacciatura o tranciato: foglio di legno, ottenuto per tranciatura di tavole, solitamente di uno spessore inferiore al millimetro. Viene usata per ricoprire essenze più povere, per ottenere decorazioni particolari o più semplicemente in alternativa al massello - incollata su derivati del legno - per ragioni di costo o per evitare eventuali fessure del massiccio.
Incastro: taglio particolare di due parti di legno affinché si possano unire fra loro.
Intaglio: scultura del legno, a scopo decorativo, con appositi attrezzi. Può essere a rilievo quando è fatto con scalpelli, o incavato quando è ottenuto con sgorbie.
Intarsio: decorazione ottenuta scavando una superficie di legno e inserendovi poi un'essenza di colore diverso (tarsia) per formare motivi decorativi.
Massiccio o massello: pezzo di legno ricavato esclusivamente con il taglio del tronco senza aggiunta di altri materiali. Si riconosce per la vena che deve essere uguale in ambo i lati della tavola e che deve proseguire sullo spessore della stessa. Nell'accezione tecnica con il termine massello si intende solo la parte più interna e scura del tronco, chiamata "durame".
Montante: elemento strutturale di un mobile posto in senso verticale. Può essere esterno, e quindi rifinito come le altre parti visibili del mobile, o interno come sostegno per esempio di ripiani. Essendo un elemento portante della struttura è sempre realizzato in massello.
Mordente: tintura per legno ottenuta con un materiale colorante (anilina) solubile in acqua.
Schiena: la parte posteriore di un mobile, spesso in compensato o altri derivati del legno.
Scrocco: elemento metallico in due parti che serve a tenere chiusa un'anta.
Spina: pezzo di legno, solitamente a sezione cilindrica, usato per congiungere due parti di mobile.
Tamburato: piano o fianco formato da una struttura di legno, solitamente abete, sulla quale viene incollato, su entrambi i lati, un foglio di compensato.
Traverso: elemento di un mobile posto in senso trasversale rispetto alla struttura. Ad esempio il traverso di collegamento tra le gambe di una sedia o di un tavolo.

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